Arturo Fracassi nacque a Sant’Angelo di Gatteo il 21 maggio 1899 da una famiglia benestante: il padre Salvatore, di professione sarto artigiano, era emigrato in America in cerca di fortuna ed era ritornato a Sant’Angelo con un enorme quantitativo di stoffa che permise alla famiglia di avviare un’attività di sartoria.
Nel periodo dell’anteguerra la tradizione della musica e del ballo era profondamente radicata a Sant’Angelo e spesso nel paese si svolgevano gare fra orchestre. Sin da ragazzino Arturo mostrò subito un forte interesse per la musica. Quando ancora viveva a Sant’Angelo prima fece parte dell’orchestra da ballo ‘Belli’, e più tardi creò egli stesso una sua orchestra che fra i componenti contava, come suonatore di contrabbasso, anche il giovane compaesano Secondo Casadei, di cui Fracassi fu maestro di solfeggio. Sempre in quel periodo Fracassi apprese a suonare il violino prendendo lezioni private dal professor Emilio Gironi, insegnante alla scuola comunale di musica di Cesena.
Col passare degli anni la sua attenzione si spostò dalla musica all’arte liutaia: nel 1919 Fracassi cominciò a frequentare assiduamente la bottega del liutaio Carlo Biondi di Borella e da questo suo primo maestro apprese i rudimenti di quest’arte anche se Carlo Biondi, molto geloso delle sue conoscenze (tant’è che i due lavoravano in piani diversi dello stesso laboratorio) gli trasmise le nozioni minime indispensabili. Nel 1924 realizzò il suo primo violino, affidandosi quasi esclusivamente alla sua passione ed alle tecniche che da autodidatta aveva appreso su lavorazione, verniciatura e coloritura degli strumenti ad arco.
Nel 1925 Fracassi si trasferì definitivamente a Cesena con il padre Salvatore e la sorella Paolina e nel 1932, dopo anni di fidanzamento, si sposò con Virginia Balestri. Legato com’era da sempre alla bella musica ‘suonata’ nei primi anni di permanenza a Cesena formò una valida orchestra, la “Fracassi-Cesena”, ma dopo pochi anni l’amletico dilemma di Fracassi suonatore o costruttore si risolse in favore di quest’ultimo. Nel decennio 1926 – 1936 dalle sue mani sempre più esperte nacquero viole, violini e violoncelli ed una grande quantità di archi. La corrispondenza intercorsa fra Arturo e gli acquirenti testimonia l’innato talento e la grande professionalità del maestro e conferma che Fracassi è stato, a livello mondiale, uno dei migliori costruttori e riparatori di archi, che gli venivano richiesti da concertisti di fama. In particolare le incrinature dei suoi archi erano veramente insuperabili e ricercate ovunque per la bella fattura e per la loro durata. Per riparare al meglio questi prestigiosi strumenti aveva ideato e costruito appositi attrezzi, che gli permettevano di lavorarli senza arrecare loro danni.
Gli anni cinquanta furono la stagione d’oro per il maestro Fracassi, sia a livello artistico che professionale. Qui di seguito alcuni dei molti premi e riconoscimenti che gli furono conferiti in quegli anni:
– Roma, 1952 – Concorso nazionale di liuteria contemporanea – Medaglia d’Argento “Accademia Santa Cecilia”;
– Roma, 1954 – Associazione A.N.L.A.I. – Medaglia d’Argento “Accademia Santa Cecilia”;
– Cesena, 1956 – XII Settimana cesenate – Medaglia d’Oro Artigianato Artistico;
– Roma, 1956 – 3° Concorso nazionale di liuteria contemporanea – Medaglia d’Oro “Accademia Santa Cecilia” per il violino ‘Luisa 5257’;
– Firenze, 1957 – Fiera Mercato Nazionale – Internazionale artigianato – Medaglia d’Oro e Diploma d’Onore per violino.
Arturo Fracassi nel 1959 lasciò Cesena e si trasferì con la famiglia a Rimini dove vi rimase fino alla morte sopraggiunta il 24 giugno 1973.
A testimonianza del suo legame con il paese d’origine, grazie ad un suo lascito, nel 1996 a Sant’Angelo di Gatteo è sorta la Casa d’Accoglienza ‘A. Fracassi’.
Nel 2005 Sant’Angelo ha dedicato al maestro liutaio la piazza principale, mentre nel 2014, presso il Parco Zaccagnini, è stata inaugurata una Casa dell’Acqua la quale è decorata con immagini fotografiche che raffigurano personaggi storici di Gatteo, fra cui Arturo Fracassi.
Il santangiolese Edoardo Maurizio Turci, ricercatore e studioso di storia locale, ha pubblicato nel 1999 la biografia del compaesano Arturo Fracassi: “Arturo Fracassi liutaio”, casa editrice “Il Ponte Vecchio”.
Decine e decine di viole, violoncelli, ma soprattutto violini, sono ancora oggi suonati da grandi musicisti ed insigni professori d’orchestra. Molti sono gelosamente conservati in importanti musei, tra questi ricordiamo il Museo di strumenti musicali di Cesena nel quale dal 2001 sono esposti il primo violino costruito dal Fracassi a Sant’Angelo nel 1924, la viola detta “del Trio” costruita a Cesena nel 1939, l’unico strumento superstite di un trio comprendente anche un violino ed un violoncello (questi ultimi due strumenti sono andati dispersi forse in occasione del passaggio del fronte bellico) e vari attrezzi usati dal maestro per la costruzione e la riparazione degli strumenti.
Le foto pubblicate e parte del contenuto della scheda informativa sono tratti dalla seguente pubblicazione:
Turci, E. M. “Arturo Fracassi liutaio”, Il Ponte Vecchio, Cesena, 1999.