Lina Pagliughi nacque a New York (U.S.A.) il 27 maggio 1907 da genitori di origine italiana: la madre era parmense (più precisamente di Albareto) mentre il padre, nato a Montevideo in Uruguay, aveva ascendenze genovesi. All’età di due anni si trasferì con la famiglia a San Francisco, dove esisteva una grande comunità italiana, che organizzava eventi canori, a cui partecipò sin dall’età di otto anni riscuotendo grande successo. Ad esempio cantò durante una manifestazione benefica per la raccolta di fondi per la costruzione di un ospedale italiano. Durante gli anni della scuola la giovane Lina si esibiva, accompagnata al piano dalla sorella Flora, nei suoi primi concerti attirando l’attenzione della stampa ed in particolare del giornale ‘Italia’ che ne parlava come di una “bambina prodigio”. Le innate doti della giovane, la quale dopo aver ascoltato un brano era in grado di ripeterlo senza dimenticarne alcun passaggio, fecero sì che si dedicasse allo studio della musica e si avvicinasse a quello che sarebbe poi stato il suo mondo: il teatro d’opera. Nonostante l’immensa passione dei genitori per il teatro e l’operetta, questi erano restii ad avviarla alla scuola di canto; provvidenziali furono gli incontri con due grandi personaggi della lirica: Beniamino Gigli e Luisa Tetrazzini (che la nominò ‘sua erede’), i quali ravvisarono in Lina doti eccezionali prevedendone un futuro brillante. Lina si diplomò al conservatorio di San Francisco e nel 1926 si trasferì in Italia con la madre per completare la sua formazione: iniziò subito ad esibirsi in vari teatri ottenendo consensi sia da parte del pubblico che della critica. Fu durante questi primi tempi milanesi che Lina conobbe il tenore, originario di Gatteo, Primo Montanari; accadde al Teatro ‘Dal Verme’ dove si teneva uno spettacolo di voci nuove: Montanari venne colpito dalla voce e dalla personalità della giovane soprano. L’incontro fu un vero e proprio colpo di fulmine, tant’è che il 23 marzo 1929 i due si sposarono. Nel 1930 la Pagliughi debuttò al Teatro ‘La Scala’ di Milano interpretando il personaggio di Gilda nel ‘Rigoletto’: fu un successo. In seguito iniziò col marito a girare il mondo esibendosi sui più prestigiosi palcoscenici: al Metropolitan di New York, al Colon di Buenos Aires, al Covent Garden di Londra … Le varie tournées la portarono in ogni parte del mondo: dall’Europa, passando per l’America fino in Australia. Le sue capacità interpretative le permisero di interpretare con facilità sia opere tragiche che comiche, calandosi nei panni di personaggi molto differenti tra di loro: Gilda del ‘Rigoletto’ (G. Verdi),’Lucia di Lammermoor’ (G. Donizetti), Mimì della ‘Bohème’ (G. Puccini), Violetta della ‘Traviata’ (G. Verdi) , Amina della ‘Sonnambula’ (V. Bellini), Rosina de ‘Il Barbiere di Siviglia’ (G. Rossini)…
Pur mantenendo la sua residenza a Milano iniziò ben presto a trascorrere le vacanze estive a Gatteo, dove il marito possedeva una casa. L’incontro con la Romagna fu subito amore: Lina divenne una Romagnola doc, imparando persino il dialetto locale. Nel 1940 Primo e Lina acquistarono una villetta a Gatteo Mare, dove eran soliti trascorrere i mesi estivi, chiamata ‘Villa Lina’. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, la coppia si trasferì, per motivi di sicurezza, sui colli cesenati, a Monteleone. Lina visse quei tristi avvenimenti mettendo a disposizione le sue doti canore e linguistiche: cantando per l’esercito e facendo da interprete. Si esibì anche al refettorio dell’Istituto Fanciulli Poveri di Gatteo alla presenza di ufficiali tedeschi e soldati provenienti dall’Ospedale di Cesenatico, che in quell’epoca era adibito ad ospedale militare. Ascoltarla cantare donava ai presenti un momento di gioia e distrazione, infatti le sue esibizioni si concludevano sempre con scroscianti applausi. Con il sopraggiungere degli Alleati Lina ed il marito ripresero la loro carriera, che li portò nuovamente nei teatri di tutto il mondo. Negli anni Cinquanta, abbandonato il palcoscenico, Lina ebbe una parentesi radiofonica nella sede Rai di Torino, dove incise svariati brani per ‘I Concerti della Martini e Rossi’. Alla fine degli anni Sessanta i due cantanti si trasferirono definitivamente a Gatteo Mare, dove si dedicarono completamente all’insegnamento del canto, avviando al successo molti dei loro allievi, tra cui Jean Bennett ed Ornello Giorgetti. Durante i loro anni a Gatteo Mare Primo e Lina si esibirono svariate volte; memorabile fu la messa in scena del ‘Andrea Chenier’ di Umberto Giordano sulla spiaggia di Gatteo Mare per la gioia degli amici e dei tanti turisti che ebbero la fortuna di poter assistere a tale indimenticabile evento. Il 16 febbraio 1972 nell’Ospedale di Cesenatico si spense Primo Montanari, l’uomo con cui Lina condivise con gioia tutta la sua vita, sentimentale ed artistica. Lina proseguì ad insegnare sino al sopraggiungere della malattia che la portò via in breve tempo: si ammalò nell’agosto del 1980 e morì la notte tra il 2 e 3 ottobre dello stesso anno. Le spoglie del soprano giacciono nel piccolo cimitero di Gatteo, in una tomba familiare accanto al marito Primo (13/12/1895 – 16/02/1972) ed alla sorella Flora (15/11/1908 – 22/11/1998).
Nel 1983 per onorare e mantenere vivo il ricordo di questo immenso personaggio che tanto ha dato al mondo del Belcanto, è nata a Gatteo Mare l’Associazione ‘Siola d’Oro’ che per anni ha organizzato eventi, tra i quali spicca il ‘Premio Internazionale delle Lirica’, ed ha cessato la sua attività nel 2016.
Discografia:
– 1928: ‘RIGOLETTO’ di G. Verdi;
– 1942: ‘LUCIA DI LAMMERMOOR’ di G. Donizetti;
– 1946: ‘FALSTAFF’ di G. Verdi;
– 1950: ‘LA FIGLIA DEL REGGIMENTO’ di G. Donizetti;
– 1950: ‘PARSIFAL’ di R. Wagner (in italiano);
– 1951: ‘UN GIORNO DI REGNO’ di G. Verdi;
– 1952: ‘LA SONNAMBULA’ di V. Bellini;
– 1953: ‘RIGOLETTO’ di G. Verdi;
– 1953: ‘I PURITANI’ di V. Bellini;
– 1953: ‘LA TRAVIATA’ di G. Verdi.